Secondo il Ministro Costa fino a 15.000 € di incentivi all’acquisto dell’ auto elettrica

Il Ministro Sergio Costa intervistato dal Corriere della Sera, ha ribadito come il rilancio post Coronavirus dell’economia dovrà basarsi sul concetto di ecosostenibilità.

Incentivi pesanti all’acquisto di veicoli elettrici e semplificazione delle burocrazie necessarie all’acquisto ed installazione di colonnine di ricarica. Questi alcuni dei punti chiave toccati dal titolare del Ministro dell’Ambiente durante l’intervista.

Green recovery

I progetti a tema ambientale dovranno essere a burocrazia ridotta, durante quella che dovrebbe essere la fase due dell’emergenza Covid19. Questa filosofia, detta “green recovery”, adottata dal Ministero dell’Ambiente è stata ribadita dal Ministro Sergio Costa che ha dichiarato nell’intervista: ”Per installare una colonnina per la ricarica di un mezzo elettrico non è possibile siano necessarie tra 11 e 18 autorizzazioni amministrative. Un Paese così è ingessato. Io come ministero sono come il prezzemolo fra gli altri, devo fare in modo che in campo ambientale si tengano salde le tutele, ma devo anche agire per cambiare il sistema”.

Bonus di 15.000 € per l’acquisto di EV

Ministro dell'Ambiente Sergio Costa
Ministro dell’Ambiente Sergio Costa

Sempre nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, il Ministro ha poi palesato le sue intenzione in merito agli incentivi per invogliare l’acquisto di EV e per creare volano in questo settore.

“Le colonnine di ricarica elettrica degli autoveicoli, mettiamole con una certa facilità in tutti i comuni. A chi vuol cambiare una macchina a motore termico da Euro 0 a Euro 5, invece di dare 5 mila € come adesso se ne possono dare 15 €. Si ingolosiscono le persone a passare a un’auto ibrida oppure elettrica, visto che sono state realizzate tante colonnine sul territorio. Le case automobilistiche sono spinte a produrne di più — e più se ne producono, meno costano, ulteriore vantaggio — ma anche la ricerca tecnologica è invitata ad avanzare più velocemente. È un’idea semplice e tocca le famiglie: sono loro a fare il cambiamento del paradigma economico, non le grandi imprese”.