Lightyear ritorna sulla strada solare: l’auto elettrica ad energia solare non muore e continua a sperare

A differenza del progetto SONO Motor interrotto per fallimento all’inizio del 2023, l’auto solare (SEV) olandese Lightyear, dopo una battuta di arresto continua il suo percorso.

Dopo il fallimento, Lightyear ha raggiunto un accordo con i creditori che ha permesso di scorporare le attività dell’azienda dalla casa madre fallita. Grazie a questo accordo, il team impegnato nella realizzazione dell’auto elettrica che si ricarica con l’energia solare può riprendere il lavoro sul progetto. In sostanza, si tratta di una buona notizia per l’azienda e per il settore dell’auto elettrica.

Il progetto Lightyear ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di automobili grazie alla sua vettura elettrica dotata di pannelli solari per la ricarica della batteria. Quest’ultimi possono garantire fino a 70 chilometri al giorno di autonomia supplementare alla vettura, a patto di parcheggiare in un’area esposta al Sole.

La società olandese di veicoli elettrici Lightyear aveva annunciato a gennaio 2023 l’interruzione della produzione della Lightyear 0 per “fallimento”.

Tuttavia, c’è una buona notizia per i fan di questa tecnologia: Lightyear Technologies ha ripreso le attività dopo una ristrutturazione aziendale che ha comportato il licenziamento del personale.

Grazie all’accordo con i suoi creditori, la società madre del progetto Lightyear, Atlas Technologies Holding, ha assorbito le attività e i debiti del progetto e ha creato una nuova società, Lightyear Technologies, che dopo una ristrutturazione e un nuovo finanziamento può riprendere il lavoro sul progetto originale.

Dopo questa “ristrutturazione strategica”, la società si concentrerà sulla realizzazione della Lightyear 2, veicolo questo che, a quanto si dice, costerà meno di $ 40.000 e entrerà in produzione alla fine del 2025.

Il progetto Lyghtyear 2 continua

Lightyear Technologies ha completato una significativa ristrutturazione aziendale che ha comportato il passaggio da un team di 600 lavoratori ad uno di meno di cento elementi.

Inoltre, l’azienda ha deciso di unire le sue attività nel settore automobilistico con quelle relative alla progettazione ed installazione di pannelli solari. Tuttavia, nonostante questi cambiamenti, l’azienda ha fatto sapere che il progetto Lightyear 2 potrà continuare come previsto.

È importante segnalare che il curatore fallimentare responsabile della gestione di Atlas Technologies Holding (la società fallita) ha deciso di mettere all’asta i pochi veicoli dimostrativi Lightyear 0 costruiti. L’obiettivo di questa scelta è quello di raccogliere quanti più fondi possibile al fine di rimborsare i creditori.

Stiamo lavorando sul progetto Lightyear 2, anche conosciuto come “l’economica”, con l’obiettivo di portare la ricarica solare al grande pubblico. Lightyear One, conosciuta anche come Lightyear 0, è stata sicuramente una delle auto elettriche più interessanti degli ultimi anni. La sua caratteristica principale era la presenza di 5 metri quadrati di pannelli solari, che permettevano all’auto di ricevere 10 chilometri di autonomia ogni ora di esposizione al sole.

Oltre alla ricarica solare, Lightyear One aveva una serie di innovazioni tecnologiche che ne aumentavano l’efficienza energetica. Ad esempio, era dotata di un’ottima efficienza aerodinamica e di materiali progettati appositamente per ridurre il consumo di energia in movimento. Lightyear 2 sarà caratterizzata da ulteriori miglioramenti per rendere la ricarica solare ancora più accessibile al grande pubblico.

Dopo un breve periodo di disponibilità sul mercato, con un prezzo di oltre 150.000 euro, la Lightyear 0 ha fatto posto al nuovo modello, la Lightyear 2. Quest’ultima, pur essendo in parte basata sulla tecnologia della precedente versione, ha l’obiettivo di portare la ricarica solare alla portata di tutti grazie al prezzo accessibile di 30.000 euro. La ripresa d