Tesla Model X ed S standard range ma con batteria limitata via software

Quello che sta per fare Tesla nel mercato americano sui modelli Model X e Model S, rappresenta una delle “vocazioni commerciali” che, a nostro avviso, verranno intraprese a breve dall’automotive in genere, ed in particolar modo da quello “elettrico”

Parliamo della possibilità di vendere e consegnare veicoli con hardware “full optional”, ma con potenzialità limitate via software.

Questo, oltre a consentire un risparmio sui costi produttivi (le auto sarebbero di fatto tutte uguali) consentirebbe e di attuare quello che sospettiamo possa essere un business notevole per le case automobilistiche.

Parliamo di una sorta di “after market” delle potenzialità che il veicolo può offrire in termini di prestazioni, range, confort.

La possibilità di “sbloccare i livelli” o le “skills” dell’auto in modo definitivo o anche solo temporaneo, rappresenterebbe un mercato da non trascurare visto che potrebbe sopperire ai mancati introiti di manutenzione ordinaria che i veicoli elettrici hanno definitivamente eliminato.

“Voglio avere maggior range dell’auto per il prossimo lungo viaggio?”. Mi “compro” la capienza restante della batteria che fino ad ora è stata limitata.

Oppure: “desidero il volante riscaldato per le prossime due settimane?” Lo posso acquistare con la carta di credito attraverso l’infotainment dell’auto. Stessa cosa ad esempio per i cavalli del veicolo nel caso ne desiderassi di più; magari solo per il prossimo viaggio.

Queste potenzialità acquistabili renderebbero i veicoli inizialmente più economici oltre a consentire alla Casa (Tesla in questo caso) di offrire “omaggi” al cliente attraverso “skills prova”. Immaginiamo già un: “Sentito che caldo oggi? Tesla ti offre i sedili refrigerati per le prossime due ore. Se vuoi acquistarli per sempre? In offerta solo per te oggi a xy Euro, o solo x euro per tutta l’estate.”

Qualche cosa di simile lo sta già attuando sia BMW che Mercedes.

Tesla con batterie limitate via software

Nonostante un notevole restyling sia in termini di design esterno che interno, le vendite di Tesla Model S e Model X hanno mantenuto in US un andamento modesto.

Probabilmente anche questo è uno dei motivi che ha spinto l’azienda di Elon Musk a proporre una strategia già utilizzata in passato, attraverso l’introduzione di nuove versioni Standard Range già ordinabili dal sito. CLICCA QUI

Dopo il restyling, Tesla aveva offerto le varianti Model S e X solo come Long Range o Plaid, e ora si aggiunge una versione con un’autonomia inferiore.

Con la capacità della batteria ridimensionata, nel caso di Model S, riduce l’autonomia a 515 km rispetto ai 652 km della variante Long Range, mentre la Model X raggiunge i 433 km rispetto ai 560 km della batteria a piena capienza. Questi dati si basano sul ciclo americano EPA, dato che al momento questi modelli non sono ancora disponibili nei listini europei.

Tuttavia, Tesla ha confermato che queste nuove versioni non adotteranno una batteria o una chimica diversa; si tratta invece della stessa batteria Long Range, limitata attraverso software.

Non è ancora chiaro se i nuovi proprietari potranno sbloccare l’autonomia aggiuntiva in futuro, magari a fronte di un pagamento supplementare. Si suppone anche che il powertrain rimanga identico, ma con una potenza massima leggermente inferiore, 381 kW rispetto ai “normali” 493 kW. La capacità di ricarica rimane massima a 250 kW.

Questi veicoli si collocano comunque sul mercato americano nella fascia di prezzo intorno ai 100.000 USD.

Naturalmente, l’introduzione di queste nuove versioni è accompagnata da una riduzione di prezzo di 10.000 USD.

La Model S Standard Range ha un prezzo di 78.590 dollari, mentre la Model X Standard Range parte da 88.490 dollari. Questa mossa potrebbe rendere questi modelli più accessibili e attraenti per un pubblico più ampio.

Modificare il firmware dell’auto

In passato avevamo parlato della possibilità di modificare il firmware dell’auto attraverso “jailbreak” un po’ come si faceva con gli smartphone qualche tempo fa. Cicca qui per leggere l’articolo.