Battery swapping, che cos’è?

Uno dei principali ostacoli all’adozione diffusa Edin larga scala dei veicoli elettrici in Europa è rappresentato dai lunghi tempi di ricarica nelle colonnine pubbliche.

Il battery swapping, ovvero la sostituzione rapida della batteria scarica con una carica, potrebbe essere la soluzione all’ “ansia da ricarica” dei veicoli elettrici. Al posto di recarsi alle colonnine di ricarica, gli automobilisti avrebbero l’alternativa di dirigersi verso stazioni di scambio dove, in pochi minuti, la batteria scarica verrebbe sostituita con una carica, con pagamento a consumo o tramite abbonamento.

Tanti vantaggi

Il battery swapping non offre solo un risparmio di tempo. Si può trasformare in un modello Battery as a Service (BaaS), dove la batteria è scorporata dall’auto e la sua fornitura e manutenzione diventerebbero un servizio offerto dal costruttore. Questo abbasserebbe notevolmente il costo iniziale dell’auto, potenzialmente del 40%.

Riduzione del peso

Evitando di trasportare costantemente il peso di batterie sovradimensionate per affrontare lunghi viaggi lo sforzo del powertrain sarebbe minore. Ai vantaggi sopra elencati, si aggiungerebbe quindi quello non trascurabile, che ne conseguirebbe; ovvero: un’auto con batterie di serie più piccole quindi molto più leggera che diventerebbe dunque più performante sia in termini di prestazioni che di consumi.

Cos'è il battery swapping?

Un business in crescita

Secondo diversi analisti, il battery swapping potrebbe essere la chiave per diffondere la mobilità elettrica su larga scala, diventando un settore trainante nei prossimi anni. MarketsandMarkets stima che il mercato globale del battery swapping passerà da 1,46 miliardi di dollari nel 2025 a 22,72 miliardi entro il 2035, con un tasso di crescita annuo del 31,5%. La regione Asia-Pacifico dominerà il mercato (20,26 miliardi di dollari entro il 2035), guidata dalla Cina, ma l’Europa sarà il mercato in più rapida crescita. Frost & Sullivan prevede circa 8.585 stazioni di scambio a livello globale entro il 2030.

Attualmente, Nio è leader del settore, grazie al modello BaaS integrato nell’offerta di acquisto dei suoi veicoli e supportato da un’infrastruttura di stazioni di proprietà. Nio ha già lanciato 59 stazioni di scambio in Europa, di cui 19 in Germania. In Cina, Nio conta oltre 2400 stazioni di battery swapping, di cui 789 lungo le autostrade. Anche BAIC ha implementato oltre 200 stazioni dedicate a taxi elettrici in 15 città cinesi. Aulton, un’altra grande azienda cinese, prevede di installare 10.000 stazioni entro il 2025.

Swobbee, in Germania, sta espandendo la propria rete di battery swap in Europa, concentrandosi però sulla micromobilità (e-bike, monopattini e cargo bike). Il settore delle due ruote potrebbe infatti dominare il mercato della sostituzione di batterie, grazie alla sua elevata diffusione urbana, soprattutto in Asia-Pacifico. L’Unione Europea sta finanziando un progetto, con la partecipazione di Piaggio, Yamaha, Honda e Ktm, per sviluppare una roadmap di standardizzazione europea della tecnologia di sostituzione delle batterie per veicoli elettrici leggeri.

Cos'è il battery swapping?

Batterie modulari intercambiabili tra modelli e marchi

La standardizzazione è un tema cruciale. Senza batterie intercambiabili e un’infrastruttura di sostituzione universale, difficilmente il battery swapping potrà raggiungere un’adozione di massa. In Cina, la politica industriale favorisce la standardizzazione: già nel 2020 il governo cinese avevo agevolato e incentivato questa soluzione tecnologica, mentre in Europa i costruttori sono più restii a rinunciare alla differenziazione dei propri modelli.

I settori che potrebbero beneficiare maggiormente dalla sostituzione standardizzata di batterie sono quelli in cui i tempi di fermo per la ricarica incidono sull’efficienza operativa, come il car sharing, il noleggio, i taxi elettrici e le flotte di consegna dell’ultimo miglio. In Italia, Eni ha sperimentato il battery swap nel 2022 per le minicar elettriche in car sharing Xev Yoyo. Stellantis, insieme ad Ample, ha avviato un programma per lo scambio batterie sulla 500 elettrica. Renault, grazie alla partnership con Geely, potrebbe implementare questa tecnologia nella nuova Twingo.

Nel 2021 erano stati presi accordi tra importanti case produttrici di moto elettriche per uniformare i formati. La Fiat Centoventi, presentata come concept già nel 2019, anticipava questa visione con la predisposizione per batterie modulari aggiuntive, dimostrando l’interesse per un approccio flessibile all’autonomia.

Il battery swapping rappresenta una soluzione promettente per superare i limiti della ricarica tradizionale e accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, ma la standardizzazione delle batterie e la creazione di un’infrastruttura capillare rimangono sfide cruciali da affrontare.